BASSO GARDA DA TOSCOLANO
MADERNO A TORRI DEL BENACO
Il delta del
torrente Toscolano su cui e’ costruito
il paese si presenta con la bruttura della
cartiera sul lago e le sue ciminiere che
eruttano fumo in continuazione.
Appena
prima, si notano delle lemoniere, alcune
delle quali ristrutturate con l’aggiunta
di edifici che bene si inseriscono nel
disegno complessivo, mantenendo la verticalita’
dei pilastri, anzi facendola diventare
elemento modulare che scandisce edifici
e spazi vuoti.
La punta del delta e’ un
susseguirsi di campeggi, spiagge separate
da moli in pietra, zone industriali e
molto verde. La foce del torrente viene
utilizzata come porto canale per il ricovero
di imbarcazioni lungo gli argini.
Lemoniere ristrutturate a Toscolano
Passato
il torrente, oltre a spiagge e campeggi,
si e’ sviluppato un tessuto residenziale
a villette immerse nel verde, tanto da
risultare nascoste da alberature molto
alte. La strada corre sul lago, alberata,
con un percorso pedonale fino a giungere
al paese di Maderno.
Il paese non ha un
vero e proprio porto ma le barche sono
ancorate perpendicolarmente al lungolago.
Le case si sviluppano sulla strada e unico
elemento caratteristico e’ l’enorme parrocchiale
ottocentesca in intonaco color bianco
e coppi, di dimensioni sproporzionate
rispetto alle abitazioni del paese.
Invece
la vecchia chiesa romanica in pietra poco
distante si nota meno ma si inserisce
meglio nel contesto urbano con dimensioni
piu’ consone al resto del paese.
Fino
a Gardone e’ un susseguirsi di ville,
parchi ed enormi hotel, tutti inseriti
in una bella ambientazione verde.
A Gardone
spicca proprio sul lago la Torre S.Marco
in pietra grigia, molto imponente, tanto
da sembrare il mastio di una fortezza
che si insinua nell’acqua.
Sulle pendici
dei monti all’interno c’e’ il Vittoriale,
celebre residenza di Gabriele D’Annunzio,
che si nasconde nella vegetazione tanto
da non scorgersi.
Anche Gardone Riviera
e’ un susseguirsi di enormi alberghi,
con una passeggiata lago caratterizzata
da eleganti ed alte palme. Sul retro il
bello sfondo dell’alta montagna boscosa
che viene anticipata dalle piu’ vicine
colline punteggiate di cipressi.
Torre S.Marco a Gardone
Ci si
inoltra nel golfo di Salò, al riparo dai
venti che predominano sul lago, in un
continuum abitato fino al vecchio centro
fronte lago, ricostruito in gran parte
dopo il terremoto del 1901, e dove si
evidenzia la passeggiata lungolago che
giunge dai giardini sulla punta. Peccato
che anche qui, come gia' notato in altri
paesi lacustri, parte del lungolago viene
rovinato dalla realizzazione di un parcheggio
su pali di cemento in prossimita' del
Duomo.
In fondo al golfo si trovano il porto
turistico (e numerose sono anche le barche
in rada lungo tutto il fronte lago), ed il
neoclassico cimitero con il bel filare
di pioppi che costeggia la strada. Gia',
la strada ora passa all’interno per tornare
a correre sulla riva del lago a Padenghe,
lasciando una delle poche parti del periplo al
silenzio rotto solo dal rumore delle barche a
motore e del frangersi delle onde.
La costa sud del golfo prosegue con spiagge
alternate a canneti, alcune ville e soprattutto
molta vegetazione.
Portese e' un piccolo
abitato con il porto vecchio affiancato
da quello nuovo realizzato a scopi turistici.
La punta seguente, senza abitazioni, rocciosa,
con le piante che giungono fino all'acqua,
stupisce per il colore turchese che assume
il lago fra le piccole calette e spiaggette
di ciottoli chiari fra scogli e rocce.
Torna in vista l’isola del Garda con la
parte iniziale che è essa stessa un'isoletta
collegata alla parte maggiore da un ponticello
pedonale in legno.
L'isola del Garda e'
un unico giardino caratterizzato da numerosi
cipressi, un muro di cinta in pietra che
si innalza nella parte orientale su un
alto roccione dove si trova una villa-castello,
trasformazione ottocentesca di un diroccato
monastero. Girata la punta il muro torna
a farsi piu' basso, completamente mascherato
dal verde che lascia pochi varchi alla
vista, giusto per vedere la grande villa
in stile gotico-veneziano realizzata ai
primi del novecento ed in parte rovinata
dalle parabole e dai pannelli solari bene
in vista che incidono negativamente sull'aspetto
architettonico del bell'edificio.
L’isola
è separata da poche decine di metri dalla
punta di proprieta' privata oltre la quale
si trova un tratto di costa alta una decina
di metri sul lago, rocciosa, priva di
costruzioni e con spiaggia di ciottoli.
Alcune isolette chiudono un piccolo golfo
punteggiato da campeggi, con una lunga
spiaggia e abitazioni sparse. La bella
spiaggia di ghiaia purtroppo è rovinata
da alti e spogli muri di cinta delle ville
che occupano tutto il litorale.
Il giro
di queste isolette e' praticamente limitato
alle canoe, per lo scarso pescaggio, od
alle persone che giungono a piedi dalla
vicina punta.
Ancora piu' impressionante
e' il profilo della rocca di Manerba visto
da questo punto, a strapiombo sull'acqua
fino a pendere addirittura verso il lago.
L'isola dei Conigli e' costituita da un
folto canneto collegato da bassissimo
fondale con l'isola di S. Biagio e con l'ultimo
scoglietto prima della sequenza di boe luminose
che segnalano rocce affioranti.
Un basso fondale costituito da un lastrone di roccia
e ciottoli segna la sequenza delle isolette
a partire dalla punta dei campeggi.
L'isola
di S. Biagio e' privata, bassa e rocciosa,
con un unico piccolo rilievo nel mezzo
circondato da numerosi cipressi. Alcuni
cartelli segnalano la possibilita' di
sbarcare nel rispetto della pulizia del
luogo.
Lo scoglio al termine delle isole
Alcuni campeggi sono ben integrati
fra le rocce ed il verde della punta che
si allunga verso le isolette.
Si impone
la perpendicolarita' della rocca alta
150 metri sul lago quando ci si passa
sotto, mentre la costa comincia a diventare
piu' rocciosa, con alcune spiagge di ciottoli
poco profonde, ed ad abbassarsi gradatamente
a partire dalla rocca.
Compare Manerba,
nucleo sparso di piccoli abitati sulle
colline retrostanti.
La Rocca di Manerba
La punta seguente
è conformata curiosamente come una lastra
di roccia che si erge perpendicolarmente
dal fondo fino a giungere a circa 30 centimetri
di profondita' e costituire un basso fondale
per poche decine di metri dalla riva.
I campeggi si segnalano gia' da lontano
con una miriade di barche a vela e motoscafi
ancorati, appena al largo, a decine di boe
numerate.
Anche Moniga del Garda si sviluppa
all'interno, con un bel castello medievale
merlato, lasciando sul lago un porto e
poche case. La costa e' molto tranquilla
in quanto la strada principale si rivolge ancora
all'interno per ricomparire sul lago solo
a Padenghe.
La costa, da Manerba, e' costellata
di campeggi uno attaccato all'altro
che, mentre in alcuni casi si integrano
bene nel verde paesaggio, in altri invece
interrompono questa continuita' di cortina
alberata con brutti gradoni in cemento
spoglio e grigio.
Attenzione a percorrere
queste localita' balneari lacustri con
una piccola imbarcazione a remi. In teoria
quest'ultima dovrebbe avere la precedenza
sulle imbarcazioni a motore, pero' e'
sempre meglio non fidarsi e fermarsi ad
osservare l'avvicinarsi di tali barche
in quanto e' facile che i rispettivi conducenti
navighino discorrendo tranquillamente
con i passeggeri retrostanti guardandoli
in faccia.
Mi e' capitato infatti di dovermi
fermare ed aspettare che passasse uno
di questi personaggi contorsionisti su
motoscafo con mano sul volante e busto
girato di 180° verso i sedili posteriori.
Padenghe ha un grosso porto turistico;
l'abitato si sviluppa all'interno dove
si nota un bel castello medievale, lasciando
qualche edificio ricettivo/turistico sul
lago. La lunga spiaggia è intervallata
da giardini privati e ville, mentre la
costa continua ad essere bassa, molto
verde, alzandosi in mosse colline appena
all'interno.
Prima della punta, caratterizzata
da un canneto ed un campeggio, si costeggia
la lunga spiaggia, il lido di Lonato,
con parecchi moli che si spingono nel
lago.
Dopo la punta ci sono parecchie
ville private con giardino con prato all'inglese
o enormi alberature che nascondono quasi
alla vista le costruzioni retrostanti.
Il fondale e' molto basso e costituito
da ghiaia chiara che rende l'acqua cristallina.
Dalla punta del Vò, molto verdeggiante,
si alternano spiagge di ghiaia e lidi
con lunghi moli.
Si giunge infine a Desenzano
con la bella darsena vecchia accessibile
passando attraverso un'arcata in pietra
sotto la strada lungolago. La darsena
è circondata dalla piazza, con una serie
di belle costruzioni, e fronteggiata da
un portico in pietra di impronta veneziana.
All'interno dell'abitato si nota la mole
del castello medioevale in pietra grigia
mentre la passeggiata pedonale e' alberata
e segnata da brutti frangiflutti in pietroni,
come pure il molo del porto nuovo. Un
parcheggio libero vicino al molo delle
motonavi e' anche adiacente ad una serie
di spiaggette pubbliche da cui ci si puo'
imbarcare. Desenzano, come Peschiera, sono
gli unici due punti di imbarco raggiungibili
con il treno
La costa e' bassa, costruita
a ridosso del lago con alberghi, ville
e lidi lasciando poco spazio alle spiagge
costituite da ghiaia fine.
Appena prima
del molo di Rivoltella si nota un bel
parco da cui emergono una serie di cipressi
costituenti un vero e proprio muro verde
che svetta nel contesto di muri in pietra
e di edifici sul lago.
Scompaiono le spiaggette
per lasciare spazio ai muri di cinta dei
giardini, qualche cantiere nautico ed
una prima serie di canneti. In un grande
bosco sulla riva c'e' un bel campeggio
direttamente sulla spiaggia e da questo punto comincia
la penisola di Sirmione.
Il fondale
e' molto basso e costituito da scaglie
di roccia e ghiaia che fanno assumere all'acqua
un colore verde chiaro invitando addirittura al bagno.
Si nota la rocca
di Sirmione e la differenza di vegetazione,
prima costituita da alberature tradizionali
a chioma tonda, poi da cipressi, piu'
scuri e di forma appuntita. I canneti
lasciano posto alle ville private, spesso
trasformate in alberghi, e ad insediamenti
turistici che hanno in parte cancellato
il tipico ambiente lacustre.
Appena prima
del paese e della rocca una serie di oleandri
multicolori nascondono il parcheggio lungo
la strada, finalmente un parcheggio realizzato
come si deve e bene introdotto nel paesaggio.
La penisola in realta' e' tagliata dal
canale che forma anche il fossato della
rocca facendo diventare la punta con gli
scavi archeologici a tutti gli effetti
un'isola.
La costa prosegue con una serie di alberghi
con moli e con le terme che si approvvigionano
dalla fonte Boiola (dall'altra parte della
punta) attraverso una serie di canalizzazioni
sottolacustri.
Passata la prima punta il paesaggio si
trasforma in enormi giardini fioriti seguiti
da spiagge al di sotto di alte rocce.
Al di sopra di queste si trovano i resti archeologici
delle cosiddette Grotte di Catullo, villa
romana dotata di piu' ambienti, il cui nome
deriva dal poeta latino Catullo che risiedette
a Sirmione.
La seconda punta e' anch'essa caratterizzata
da alte rocce, su cui si trovano le rovine
romane e da una bella serie di
spiagge libere alberate. La frequentazione è notevole
per la bellezza dell'acqua caratterizzata
da un basso fondale a lastroni di pietra
orizzontali che fanno assumere all'acqua
un colore verde-turchese invogliando il
sudato canoista ad una sosta e ad un bagno
rinfrescante.
Girata la punta, alta sul
lago, si trova un lido che termina con
l'inizio di un gran parco di cipressi
fino alla rocca di Sirmione. Una bella
passeggiata a lago collega la spiaggia
con il paese.
Al largo del lido si trova
la fonte termale Boiola che scaturisce
a circa 18 metri di profondita', ora canalizzata.
Si notano al largo ogni tanto bolle provenienti
probabilmante da perdite in alcune tubazioni.
La rocca scaligera del 1250 si presenta
molto ben conservata con la splendida
darsena merlata, chiusa da cancello, ed
il giro del fossato interrotto anch'esso
da un cancello.
Si puo' percorrere il
canale che taglia la penisola passando
proprio sotto alle mura della rocca. Attenzione
che il canale si percorre in quest'unico
senso (da est ad ovest, almeno per le
imbarcazioni a motore), per cui, nell’altro
senso, accertarsi che non giungano barche
e che non ci siano vigili in giro.
La Rocca Scaligera di Sirmione
Alcuni
alberghi sul lago precedono l'altro parcheggio,
alberato ma senza fioriture, destinato
a camper e corriere. Ricomincia l'alternarsi
di costruzioni isolate con giardini, canneti,
cantieri navali ed un campeggio separato
dal lago da una passeggiata.
La punta
seguente e' segnata da un grosso sistema
di reti con palificazioni che bisognerebbe
evitare portandosi al largo come indicato
dai cartelli.
Avvicinandosi a Peschiera
un lungolago pedonale separa prima alcune
abitazioni dal lago, poi una serie di
campeggi alti sulla riva e con lunghe
spiagge, sostituite da frangiflutti in
pietra man mano che ci si avvicina all'abitato.
Peschiera si sviluppa attorno al canale
,che circonda la cittadella fortificata
veneziana del XVI secolo, e che costituisce
l'inizio del fiume Mincio, unico emissario
del lago. La cittadina conserva un aspetto
architettonico veneto con case ben curate
e colorate.
Continua il frangiflutti in
pietra a riparo della passeggiata che
passa di fronte a locali e ad una serie
di campeggi. Riprendono i canneti alternati
a campeggi, rimesse per imbarcazioni ed
un bel percorso pedonale.
Lazise e' seminascosto
da una piccola punta che cela completamente
il bel castello medievale in mattoni con
piccola darsena in pietra, ora
villa privata. Alcune belle ville introducono
il paese, anch'esso sviluppato intorno
alla vecchia darsena scaligera con costruzioni
in stile veneto molto colorate.
Ricomincia
la tipica passeggiata con frangiflutti
in pietra fino ai primi canneti che caratterizzano
tutto questo tratto di costa bassa.
Un
bel porto turistico a Cisano rompe un
po' la monotonia della costa, mentre la
strada si fa notare per un breve tratto
molto vicino alla riva.
Anche Bardolino
riprende lo stile dei paesi precedenti
nei colori veneti delle costruzioni e
nello sviluppo a pettine perpendicolarmente
al lago. I resti di una torre svettano
affiancandosi inclinata ad una casa. Il
paese si trova tra due punte, la prima
con un lido ben tenuto con un prato al
posto della spiaggia, la seconda e' invece
un giardino pubblico.
Nell'ansa subito
dopo trovano posto decine di imbarcazioni
mentre la costa riprende con canneti ed
un gran numero di campeggi.
Il paesaggio
cambia, si innalza la costa prima dolcemente
e ricoperta di boschi, poi si fa piu'
brusca fino a mostrare le prime pareti
di roccia grigia alle spalle di Garda.
Il paese viene annunciato da una grossa
roccia con un lido sottostante ed il collegamento
pedonale al lungolago. Le abitazioni si
sviluppano sulla costa conservando le
caratteristiche di vecchio borgo senza
presenza di brutta edilizia condominiale.
Conclude il golfo di Garda un'altra alta
roccia grigia sotto la quale la passeggiata
lungolago si trasforma in stretta spiaggia
di ghiaia chiara fino alla punta S.Vigilio
e passa davanti ad una villa con bellissimo
cannocchiale visivo sul lago costituito
da un largo prato che lascia intravvedere
tutta la maestosita' della costruzione.
Questa spiaggia e' molto frequentata da
bagnanti vicino al paese e da numerose
imbarcazioni ancorate poco al largo.
La
bella punta S.Vigilio, con una serie di
edifici del cinquecento ben tenuti, gode
di una ottima vista su Sirmione e su tutta
la parte sud del lago.
Passata la punta
si fa sentire il vento che dalla tarda
mattinata comincia ad alzarsi, un buon
diversivo dopo la pagaiata quasi lagunare
finora fatta, ed una riparata baietta
nasconde una spiaggia con campeggio
libero.
Fino a Torri del Benaco si alternano
spiaggette rocciose e di ciottoli, poco
profonde, con la strada che corre appena
alta a ridosso della riva facendo sentire
un fastidioso rumore di fondo assente
in precedenza.
Torri del Benaco si presenta
con la sagoma del castello scaligero del
XIV secolo con torri merlate proprio sulla riva
a difesa del porticciolo.
Da questo punto
inizia la cosiddetta Riviera degli ulivi
per le estese coltivazioni sulle pendici
non troppo erte che circondano il lago.
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