Carta
Kompass n°106 "Lago d'Iseo, Franciacorta"
scala 1:50.000.
Quota
185 m.s.l.m., superficie 61 kmq., profondita'
251 m.
Situato
fra le provincie di Bergamo e Brescia
a nord-ovest di quest'ultima. Si raggiunge
con l'autostrada A4 Milano-Venezia ed
e' percorso lungo la sponda est dalla
S.P. 510 (Brescia-Edolo) e ad ovest
dalla S.P. 469 (Bergamo-Edolo). La ferrovia
lo costeggia ad est collegando Brescia
con Edolo.
Il
piu' piccolo dei laghi alpini, e' un
bacino di origine glaciale formato dall'avanzata
del ghiacciaio dell'Oglio. Immissari
sono il fiume Oglio a nord, il Borlezza
e numerosi torrenti. L'emissario e'
ancora il fiume Oglio che esce verso
sud.
I
rilievi montuosi ricchi di calcare hanno
dato origine ad uno sfruttamento industriale
per la realizzazione di materiali per
edilizia. I conseguenti danni ambientali
sono ancora sotto gli occhi di chi guarda
le sponde deturpate da attivita' estrattive
e di lavorazione delle materie prime
oltre che le pendici delle montagne
circostanti erose dalle cave.
Sulzano,
la localita' piu' vicina a Monte Isola,
ha una serie di vecchie ville con giardino
sul lago ed un centro moderno dove attraccano
i battelli.
A
poca distanza si giunge ad un promontorio
roccioso con rimessa barche nell'insenatura.
Passata la punta, il promontorio si
fa piu' scosceso con sotto un bel campeggio
ed un porto nella baia.
Una
serie di campeggi alternati a spiagge
di ciottoli segnano l'inizio dell'abitato
di Iseo. Dietro i campeggi il Bus del
Quai, un grosso buco nella roccia sopra
la strada ben visibile dal lago.
Iseo, pur essendo il paese che da il
nome al bacino, non si presenta molto
bene dal lago, ha un lungolago piuttosto
spoglio con pochi alberi.
Il
fondale si fa piu' basso avvicinandosi
alla zona delle torbiere. All'inizio
della Riserva Naturale Torbiere del
Sebino c'e' il grosso centro turistico
Sassabanek con estesi prati ed un porto
canale che si insinua nel canneto. La
zona umida delle torbiere e' stata prodotta
dalla prolungata attivita' di prelievo
della torba nel secolo sorso come combustibile
fossile.
Alla
fine dei canneti il grosso porto di
Clusane con il bel castello del 1500
appena all'interno. Segue una serie
di campeggi su una costa molto brutta,
un po' paludosa con poche spiagge. Ancora
canneti fino a che la strada torna sulla
riva.
Un
campo di gara di salto con gli sci d'acqua
ci introduce a Sarnico, sede estiva
di competizioni nautiche. Si giunge
alla fine del lago dove, fra gli abitati
di Paratico e Sarnico, si forma il fiume
Oglio con opere di regolazione del livello
delle acque del lago realizzate negli
anni 1929-33. Privo di lungolago e sviluppato
all'interno il primo, con un lungolago
che funge anche da porto il secondo.
Segue una grossa zona industriale, la
bella villa Faccanoni con parco, progetto
in stile floreale dell'architetto Sommaruga
nel 1912 ed alcune attrezzature turistiche
con giardini ed un porto. Seguono i
cantieri navali Riva ed un'altra bella
villa liberty all'interno di un parco.
Predore
ha una punta con bella villa castello
e resto di torre medievale in pietra.
All'interno, sulle pendici delle montagne,
la chiesa di S.Gregorio. Appena passata
la punta della villa, ecco il paese
vecchio con tipiche case addossate.
La
costa si fa disabitata con una lunga
spiaggia di sassi bianchi disseminata
di cipressi di palude con il fusto allargato
alla base dalla ramificazione delle
radici, il tratto paesaggisticamente
piu' bello finora. La strada entra in
galleria e la costa si fa rocciosa con
il vecchio percorso stradale alto sul
lago. Passata la punta, fino a Tavernola
la costa e' rovinata dalla strada realizzata
a sbalzo sul lago con piloni in calcestruzzo.
Questa punta separa la parte di lago
soggetta a venti da nord dalla parte
meridionale piu' tranquilla. Puo' capitare
di partire per un giro al mattino e
trovarsi verso meta' giornata in questo
punto, provenendo da Predore, ad assistere
ad un evento curioso. Capita, quando
si alza il vento da nord, di osservare
una migrazione di barche a vela, gommon,
motoscafi in direzione sud, ma in quantita'
tale da aembrare un qualche raduno di
imbarcazioni. Al momento non ci si rende
conto cosa ci aspetta in vicinanza della
punta, ma appena in prossimita' preparatevi
a raggiungere Tavernola Bergamasca affrontando
vento a raffiche ed onde alte e spumeggianti
(ad una velocita' piu' che dimezzata).
Tavernola
Bergamasca e' un antico approdo in un
tratto di lago noto per la difficolta'
di navigazione. Nel 1906 parte del vecchio
nucleo abitativo sprofondo' nel lago.
Appena dopo l'abitato la zona di lavorazione
del calcare che ha rovinato le pendici
dei monti retrostanti fino al lago con
edifici per la lavorazione. Molto bella
la vista di Monte Isola con il santuario
sulla cima piu' alta, il paese di Monte
Isola con la grossa chiesa e la rocca
sulla punta sud-ovest.
Portirone
ha un piccolo torrente con una cascatella
in corrispondenza di una enorme lastra
di roccia liscia ed inclinata posta
alle spalle del paese.
La
strada entra in galleria lasciando sul
lago il vecchio percorso frequentato
da pescatori e facendoci percorrere
un tratto di costa rocciosa in tutta
tranquillita'. La costa continua senza
paesi, solo qualche villa isolata ed
una bellissima vista della costa opposta
con il monte Corna Trentapassi molto
frastagliato in roccia grigia (dolomia)
che si intravede fra le macchie di verde.
Zu e' un esempio di trasformazione di
un vecchio stabilimento di calce in
residence con darsena.
Riva
di Solto e' preceduta dal porticciolo
ed il campeggio. Si nota la torre in
pietra di fronte alla chiesa, ultimo
resto dell'antico recinto difensivo,
alcune belle ville con giardini sul
lago, il lungolago e' purtroppo realizzato
con struttura in cemento su palafitte
a sbalzo sull'acqua. Infine il vecchio
nucleo urbano, molto rovinato, in cui
si nota il tracciato urbano a pettine
con passaggi ad arco che portano al
lago.
Le lame di roccia
al Bogn del Zorzino
Una punta nasconde il Bogn di Zorzino,
un orrido rupestre nascosto dentro una
piccola baia. Spettacolari sono le alte
rocce in sottili strati posizionate in
verticale e accostate le une alle altre,
invase dal verde dei boschi circostanti.
Una bella spiaggetta si trova proprio
nel fondo della baia.
Passata
la punta, alla bella costa selvaggia
si contrappone la brutta vista della
strada costruita spesso a sbalzo sull'acqua
con brutte strutture in cemento, in
pochi casi rivestite in pietra.
Il
paesino di Gre' e' un altro esempio
di riadattamento di vecchi insediamenti
industriali in residenze ed attrezzature
turistiche.
Il Bogn del Castro
La caletta seguente nasconde il Bogn del
Castro, uno strapiombo di roccia a picco
sul lago e sulla strada. Si passa davanti
ad una spiaggetta in localita' Castro
proprio all'inizio del delta del torrente
Borlezza con un grosso insediamento industriale
attrezzato con moli e chiatte per il trasporto
di sabbia e calce.
Passata
la punta industriale ci si trova di
fronte a Lovere, il piu' importante
centro industriale del lago. Si presenta
come una grossa cittadina molto costruita
verso l'interno, con numerosi porti
ad uso turistico e per la navigazione
interna. Peccato per la vista imponente
del complesso industriale che racchiude
la baia di Lovere verso sud.
Inizia
il delta del fiume Oglio con rive sabbiose
alternate a canneti. Le poche spiagge
sono molto sporche per i detriti portati
dal vento e dalle onde da sud. Prima
e dopo che sfoci il fiume, fra canneti
e boschi, ci sono due impianti di estrazione
di ghiaia e sabbia sia sulla costa che
su particolari chiatte ancorate appena
al largo. Bella e' la vista sui monti
della provincia bresciana, ricoperti
completamente da boschi e molto mossi
sulle dorsale e nelle piccole valli.
Pisogne
viene anticipata da un campeggio fra
due lidi ancora sul delta con canneti
e dal porticciolo. Il paese ha un lungolago
purtroppo, come in molte altre localita',
realizzato su palafitte di cemento,
per cui non risulta di gradevole aspetto.
All'interno spicca invece una bella
torre campanaria in pietra.
Fino
alla punta delle Croci Bresciane la
costa e' rovinata dalla presenza della
strada rumorosa e realizzata, appena
prima di entrare in galleria, su strutture
in cemento. Unica curiosita' proprio
alla fine dell'abitato di Pisogne, un
grosso cavallo bianco, presumibilmente
realizzato in cemento, che da' le spalle
al lago ed e' invece rivolto verso una
piccola gola con cascatella.
La
costa nei pressi di Vello
Fino a Vello la costa e' caratterizzata
da rocce a picco sul lago in cui si infilano
strada e ferrovia cosi' da eliminare rumori
di fondo e lasciare che solo i rintocchi
attutiti delle campane dalla costa opposta
accompagnino la splendida vista di rocce
e picchi. La strada vecchia sul lago e'
ora in parte ancora percorribile a piedi
ed utilizzata soprattutto per raggiungere
la punta delle Croci Bresciane, punto
di ritrovo di surfisti durante le giornate
ventose. A Vello la strada ritorna sul
lago per rientrare in una corta galleria
prima di Marone, obbligata da uno sperone
roccioso.
Passato
il paese, una serie di villette sul
lago ed alcuni campeggi, ci si puo'
dirigere verso la piccola isola di Loreto
che si presenta come un roccione in
mezzo al lago con una bella villa castello
al centro. Nel parco che circonda la
villa c'e' una numerosa colonia di aironi
che sostano sui rami, mentre alcuni
cormorani utilizzano le merlature della
villa per sostare a far asciugare il
piumaggio delle ali. Un piccolo porticciolo
verso sud costituisce l'unico accesso
all'isola.
Dietro
Marone si nota solo una collinetta con
una chiesa alla sommita'.
La
costa nord di Monte Isola e' piuttosto
rocciosa, con pochi approdi, la strada
passa alta sulla costa e vi e' l'unico
campeggio. Girata la punta si notano
i numerosi terrazzamenti piantumati
ad ulivi e l'abitato di Monte Isola.
La costa si fa meno rocciosa con alcune
spiagge di ghiaia, il bosco che arriva
fino al lago.
L'isola
di S.Paolo e' completamente circondata
da un muro che racchiude il bel giardino.
La villa sulla costa verso Monte Isola
e' costruita fronte lago facendo cosi'
parte della perimetrazione dell'isola.
Il porticciolo si trova sulla punta
ovest.
Da
qui si vede bene la costa sud di Monte
Isola con la rocca Martinengo sulla
sinistra costituita da un bel torrione
cilindrico in pietra inserito all'interno
di alte mura diroccate. Sulla destra,
in cima all'isola il santuario della
Ceriola.
La
costa, appena girata la punta ritorna
ad essere abitata e la strada ricomincia
a correre bassa sul lago.
Peschiera
Maraglio e' un bel paesino sviluppato
lungo il lago, con gli attracchi delle
barche dei pascatori distribuite sul
lungolago fino all'approdo del traghetto.
Il
resto della costa e' un po' sfruttata
da alcuni cantieri navali con moli in
cemento, la strada che corre bassa ed
una stazione di rifornimento per imbarcazioni.
Si nota il santuario proprio sul punto
piu' alto dell'isola.
Anche
Carzano si presenta come un bel paesino
sviluppato sul lago e costituito da
vecchie case in parte in buone condizioni.
Da
Sulzano a Sale Marasino dopo un campeggio
si nota una bella villa sul lago, purtroppo
in cattive condizioni. Sale Marasino
si nota solo per la grande chiesa di
S.Pietro prima del paese.