Carta Kompass n°102 "Lago di Garda e monte Baldo" scala 1:50.000.
Quota 655 m.s.l.m., superficie 2,2 kmq., profondita' 35 m.
Si trova in Trentino, provincia di Trento, a pochi chilometri nord-ovest dal lago di Garda.
Si raggiunge con la S.S. 45 bis Gardesana occidentale e la n°237, dal lago d'Idro a Madonna di Campiglio, deviando poi per la Val di Ledro.
E' percorso sulla riva nord dalla Provinciale n°240 della Val di Ledro e da una strada secondaria a sud.
Bacino dovuto a sbarramento morenico dell'antico ghiacciaio del Garda, e' ora bacino idroelettrico della centrale di Riva del Garda.
Interessante dal punto di vista storico-archeologico per la scoperta, durante l'abbassamento del livello delle acque nel 1929, di un esteso nucleo di palafitte dell'eta' del bronzo.
Sulle rive ad est, in prossimita' dell'emissario torrente Ponale, si trovano questi reperti costituiti da numerosi pali che spuntano sul pelo dell'acqua ed un museo con l'interessante ricostruzione di una palafitta.
Affluente principale il torrente Massangla da ovest oltre a numerose sorgenti subacquee ed unico emissario il torrente Ponale da est affiancato dal 1929 dalla condotta forzata a scopo idroelettrico.
Si giunge dal lago di Garda superando un bel dislivello di circa 600 metri, attraversando la stretta valle di Ledro per poi trovarsi di fronte il piccolo bacino incastonato in un anfiteatro di monti boscosi.
L'acqua non e' molto trasparente ma di un colore verdone.
Ci si puo' imbarcare subito a Molina di Ledro dove si trova una spiaggia di ghiaia con vicino parcheggio.
Le rive variano dal bosco alle distese di ghiaia e si nota la caratteristica del bacino idroelettrico dai segni sulle rive lasciati dall'acqua quando aumenta di livello, fatto che nei bacini naturali non si nota in quanto l'acqua in eccesso defluisce naturalmente dall'emissario mantenendo sempre un livello costante (piene improvvise a parte).
Appena dopo un campeggio, delimitato da un giro di boe, viene evidenziato il punto in cui parte la condotta che porta l'acqua del lago alla centrale idroelettrica.
Le ridotte dimensioni del bacino non impediscono di utilizzarlo per sport acquatici come si nota dalle barche a vela ancorate ad un piccolo molo verso Mezzolago.
Alla estremita' del lago, a Pieve di Ledro, si trova un altro campeggio, un grosso lido con spiaggia di ghiaia a fianco dell'affluente.
La strada che costeggia questa riva e' piu' frequentata e rumorosa, le case sono sparse fra la riva e le pendici dei monti circostanti.
La riva sud e' piu' selvaggia, scoscesa, fino a che si gira la punta dove si vedono case isolate sul bordo del lago fino alla vista di un grosso villaggio turistico adagiato sul pendio appena a monte.
Dopo questo villaggio il monte si fa piu' scosceso con il bosco che giunge fino sull'acqua alternato a parte di costa ghiaiosa.
Il lago e la palafitta
da Molina di Ledro
Arrivando al punto di partenza ci si trova
di fronte alla vista della ricostruzione
di una palafitta nel punto in cui sono
stati ritrovati resti di palificazioni
alcune delle quali sono ancora in vista
con basso livello del bacino.
In vicinanza si trova il piccolo museo ed alcuni punti di ristoro molto frequentati nel periodo estivo.