Carte
Kompass n°97 scala 1:50.000 e IGC n°12
"laghi Maggiore, d'Orta e di Varese"
scala 1:50.000. Quota 290 m.s.l.m.,
perimetro 33,5 km. + 650 m. dell'isola
di S.Giulio, superficie 18,15 kmq. compresa
l'isola, profondita' 143 m.
Situato
fra le provincie di Verbania e Novara
ad ovest del lago Maggiore. Si raggiunge
con la SS n°229 Novara-Gravellona Toce,
direttrice nord-sud che costeggia la
riva ovest del lago. Il lago e' di origine
glaciale, costituendo un tempo una delle
propaggini piu' meridionali del grande
ghiacciaio Ossolano ritiratosi poi verso
nord.
E'
costituito in effetti da due grandi
bacini separati da una dorsale sommersa
fra la punta di Crabbia ed il paese
di Ronco. Caratteristica importante,
ed unica in Europa, e' la direzione sud-nord
che prende il deflusso delle acque.
Il lago e' alimentato da forti sorgenti
subacquee e da numerosi brevi corsi
d'acqua.
Unico
emissario e' il fiume Nigoglia, che si
getta subito nello Strona, regolato
ad Omegna da un sistema di chiuse che
fanno del lago anche un grande serbatoio
idrico per l'utilizzo delle acque a
scopo industriale. Proprio questa attivita'
lo porto' all'inizio degli anni '90 ad
una grave soglia di inquinamento. Ultimamente
si sta cercando di ristabilire la pulizia
delle acque per fargli recuperare la
grande varieta' di specie ittiche di
cui era ricco.
L'ansa
situata sotto la torre di Buccione (avanzo
di un castello longobardo del VI-VII
sec.) permette un facile imbarco, a
fianco di un lido, per la presenza di
una strada di accesso ad un molo ed
una spiaggia di ciottoli.
Partendo
per la circumnavigazione in senso orario
ed allontanandosi appena dal punto di
imbarco ci si presenta alla vista lo
splendido santuario della Madonna del
Sasso, ad ovest, arroccato su uno sperone
roccioso a strapiombo, il promontorio
di Orta S.Giulio e l'isola omonima verso
nord, completamente edificata tanto
da non mostrare neanche un lembo di
terra.
Girata
la punta sovrastata dalla torre di Buccione,
alcune ville ed un paese, nel punto
piu' meridionale del lago, con un lido
e noleggio canoe.
Allontanandosi
la strada, la riva si fa inaccessibile,
il bosco giunge fino all'acqua e cominciano
i canneti. Poco dopo rivediamo le ville
sul lago con giardini ed imbarcaderi,
segno che la strada e' tornata a correre
lungo la riva.
Dopo la frazione di Pascolo, una bella
ma poco curata villa cinge con il turrito
muro del giardino la punta che apre
la vista alla parte alta del lago.
L'acqua
e' di colore verdone ed abbastanza limpida.
Numerose sono ancora le proprieta' private
sulla riva con divieto di sbarco.
Dopo
Lagna, si getta nel lago un torrentello
dal forte odore di detersivo e dall'acqua
piena di bolle in superficie. Meglio
passare oltre mentre e' di nuovo agevole
l'accesso al lago dalla strada, che
torna a costeggiarlo.
A
S.Filiberto c'e' una bella chiesa in
pietra grigia cinta da un muro circolare
intervallato da cappellette, tanto da
farla sembrare una costruzione fortificata
e turrita. Proprio in vicinanza della
chiesa un comodo scivolo in cemento
ed un molo in legno agevolano l'imbarco.
Pella
si presenta con il porto costituito
da moli galleggianti in ferro e legno,
il lungolago in pietra grigia culminante
in una piazza con giardini sulla punta
che si insinua nel lago. Dal paese si
sale al settecentesco santuario della
Madonna del Sasso a picco su uno sperone
(il "sasso") di granito.
Passata
la punta ci sono alcuni capannoni di
cantieri navali ed un campeggio. Comincia
ora la costa piu' scoscesa con boschi
che giungono fino all'acqua. Nel primo
tratto, fino a Ronco, la strada costeggia
alta e nascosta il lago e parecchie
sono le proprieta' private sulla riva.
Ronco
e' un bel paesino tranquillo arroccato
su un piccolo promontorio; vi termina
la strada che, per un lungo tratto,
si allontana dal lago lasciando al canoista
una bella costa intatta (a parte qualche
rustico ricoperto dall'edera). Il bosco
fino in riva si insinua fra le rocce
che caratterizzano questo tratto. In
contrapposizione alla riva opposta,
qui la tranquillita' del luogo attira
la fauna del lago (aironi, svassi ed
altre specie) che si divide le rocce
e gli alberi. E' sicuramente la parte
piu' suggestiva del lago dal punto di
vista naturalistico.
All'altezza
di Oira, una bella cascata porta un
torrente ad insinuarsi nel lago fra
due proprieta' private recintate. Si
riesce ad arrivare fin sotto la cascata
lasciando la canoa ad un certo punto
del torrente. Il punto di vista piu'
bello, pero', si ha appena passato il
torrente, quando si puo' scorgere la
cascata passare sotto un arco di roccia.
Appena
oltre, un altro torrentello con cascata
piu' interna visibile avanzando a piedi
fra le rocce. Sotto Brolo la centrale
idroelettrica scarica acqua nel lago
ed icomincia ad intravedersi il grosso
abitato di Omegna.
La
costa rocciosa termina in una lingua
di terra, probabilmente deposito alluvionale
del torrente che porta nel lago un'acqua
molto torbida e maleodorante. Anche
la riva e' molto sporca, con presenza
di ogni genere di materiale abbandonato.
Un grosso centro sportivo ci introduce
alle prime abitazioni di Omegna. Passata
la punta, il paese si presenta con un
lungolago in pietra ancora in fase di
completamento. Paese industriale, con
nulla di caratteristico se non, guarda
caso, la piccola sede della canottieri
Omegna, un bell'edificio in mattoni
circondato da grossi palazzi in cemento.
Il
lungolago ora e' costituito da un continuo
scivolo in pietra dove sono ormeggiate
parecchie imbarcazioni e termina quando
cominciano i muri dei giardini privati
di ville e condomini. In questa ansa
del lago l'acqua e' piuttosto sporca
ed un poco stagnante in quanto fermata
dalle chiuse disposte sotto il ponte
che attraversa, in paese, il fiume Nigoglia,
poi Strona.
Si
costeggia ora la zona industriale piuttosto
squallida e grigia ma, purtroppo, imponente
presenza nel panorama cittadino dal
lago. Al termine dell'abitato un campeggio
segna l'inizio di un tratto di costa
privo di interesse, con la scarpata
della strada che corre alta sul lago;
la riva in ghiaia con alberi e' oltretutto
molto sporca.
A
punta Crabbia un altro campeggio ed
il continuo alternarsi di proprieta'
private in riva con giardini e moli;
difficile trovare un punto di imbarco.
Si trovano altri campeggi dopo Pettenasco,
di cui l'ultimo proprio nel fondo della
baia chiusa ad ovest dalla penisola
di Orta. Questa e' percorsa, per tutto
il suo perimetro, da una bella passeggiata
a ridosso della riva.
Oltrepassata
punta Movero ci si presenta alla vista
il bell'abitato di Orta con la piazza
centrale, dove si trova il palazzo della
Comunita' del 1582, racchiusa da giardini
e terrazze privati. Dal paese si sale
alle venti cappelle del Sacro Monte.
L'isola di S.Giulio
vista dal Sacro Monte
Tra il paese e l'isola di S.Giulio e'
notevole il traffico di imbarcazioni di
linea, motoscafi-taxi, barche a vela ed
a remi. L'isola si presenta simile ad
un nucleo fortificato con una strada ad
anello che gira intorno al palazzo Vescovile
ed alla basilica di S.Giulio, costruita
fra il VIII ed il XII sec.
Tutto
intorno, sulla riva, venti ville perimetrano
l'isola lasciando solo alcuni stretti
passaggi per raggiungere piccole spiagge
di ciottoli o moli. Lasciata l'isola
si costeggia ancora l'abitato di Orta
con la passeggiata sul lago che passa
davanti a belle ville addossate al promontorio.
Caratteristico
e' il piccolo nucleo di Ortello con il
riparato porticciolo. La strada torna
a correre alta sulla riva che si presenta
percio' di difficile accesso.
Una
sequenza di ville con giardini in riva
ci riporta, passato il centro velico
di Imolo, al punto di partenza nel riparato
golfo sotto la torre di Buccione.