Carte
Kompass n°90 "Lago Maggiore, Lago di Varese"
scala 1:50.000 e IGC n°12 "Laghi Maggiore,
d'Orta e di Varese" scala 1:50.000
Quota 195 m.s.l.m., perimetro 166 km.,
superficie 212 kmq., profondita' 372
m.
Situato sul confine tra Lombardia (provincia
di Varese), Piemonte (provincia di verbania
e Novara) e la Svizzera (Locarno). Si
raggiunge con l'autostrada A26 da Sesto
Calende a Gravellona Toce. Le strade
statali n°33, 34 e 629 lo costeggiano
collegandosi con le strade n°13 e 22
in territorio svizzero. La ferrovia
corre lungo la costa est da Sesto Calende
fino in Svizzera, lungo la costa ovest
da Sesto Calende a Mergozzo.
Fu originato da escavazione glaciale
che, con il tempo, ha depositato materiali
morenici che hanno sbarrato il corso
delle acque dando origine al Verbano.
Il lago e' alimentato da parecchi fiumi
e torrenti, primo fra tutti il Ticino
che entra in territorio svizzero per
diventare poi emissario in territorio
italiano, il fiume Maggia ancora in
Svizzera, il Toce, il Tresa ed alcuni
torrenti fra cui il Giona ed il Cannobino.
Unico emissario il Ticino intercettato
da una diga a Sesto Calende che ne regola
il deflusso.
Il lago puo' essere percorso in pochi
giorni con campeggio nautico nei numerosi
campeggi che ne costellano le rive,
oppure a tappe dalla mattina alla sera
utilizzando la ferrovia ed i battelli
nel tratto di ritorno. Sesto Calende
e' un punto di imbarco comodo da raggiungere
sia con il treno che con l'automobile.
Dalla Stazione ferroviaria si attraversa
la SS 33 per scendere verso l'imbarcadero,
sotto il ponte in ferro della ferrovia,
con le rive erbose ed i giardini pubblici.
Si percorre contro corrente il primo
tratto del Ticino con rive erbose alberate,
campeggi sulla sinistra, ricoveri di
barche sulla destra.
Entrati nel lago, la costa fino ad Arona
non presenta punti di rilievo. Arona
si presenta con i cantieri nautici,
i moli di attracco dei battelli e finalmente
il paese vecchio con i portici della
piazza de Popolo e parecchi ristoranti
proprio sulle rive. Dal paese si raggiunge
anche a piedi il san Carlone, colossale
statua in rame di S.Carlo Borromeo in
cui si puo' salire per una scala a chiocciola
fino alla testa (bel panorama). Una
sorprendente rupe bianca a strapiombo
sul lago conclude l'abitato.
Continua una costa poco interessante
con una sequela di ville con giardini
e darsene. Belgirate mostra l'elegante
lungolago e le vecchie case lungo la
strada.
Il rumore proveniente dalla strada e
la costa poco interessante porta ad
osservare la sponda opposta dove si
comincia ad intravvedere il complesso
di S.Caterina del Sasso arroccato sul
lago. Si raggiunge Stresa con il bel
lungolago ed i coloratissimi giardini
degli alberghi. Grande e' il flusso
dei battelli, privati e di lionea, per
le isole Borromee.
L'Isola Bella si presenta da sud con
il bel giardino terrazzato all'italiana
ricco di essenze mediterranee e piante
rare, segue il palazzo Borromeo del
1600 verso nord. Sulla parte ovest il
piccolo borgo con il porticciolo.
Posta a meta' strada con l'isola dei
Pescatori si trova la Marghera, un piccolo
scoglio con spiaggetta di sassi ed alcuni
alberi.
L'isola dei Pescatori o isola Superiore
e' caratterizzata dall'estensione del
paese proprio sulle rive e la bella
passeggiata costiera che ne segue il
periplo. Il villaggio dei pescatori
(da cui prende il nome l'isola) e' mantenuto
in buone condizioni, grazie anche all'afflusso
turistico, e segna lo skyline dell'isola
con le semplici architetture accostate,
con piccoli passaggi archivoltati. Anche
qui ad ovest si trova il porticciolo
con l'attracco dei battelli.
Volendo attraversare il lago verso l'isola
Madre si deve prestare attenzione ai
numerosi battelli e motoscafi che sfrecciano
in piu' direzioni. L'isola si presenta
gia' da lontano immersa nel verde, coperta
quasi interamente dal giardino botanico
e segnata architettonicamente dal solo
palazzo Borromeo. E' la piu' grande
delle isole Borromee (330x220 metri)
ed e' accessibile a sud-ovest da una
lunga spiaggia di ghiaia. Piu' a nord
affiorano le rocce fino a giungere alla
riva est molto rocciosa ed impervia,
non priva pero' di angoli tranquilli
per eventuali bagni in acque molto trasparenti.
Tornando al periplo del lago da Stresa,
si continua verso Baveno con un bel
lungolago alberato per avvicinarsi ai
canneti della Riserva Naturale di Fondo
Toce. Il fondale sabbioso si fa sempre
piu' basso tanto da toccare con la pagaia
in piu' punti e la temperatura dell'acqua
si abbassa notevolmente risentendo dell'apporto
fluviale del Toce. La riva e' bassa
e punteggiata da frequentatissimi campeggi.
Si prosegue per Pallanza costeggiando
ville, spiaggette e rocce fino al lido
dove inizia il lungolago del paese.
Voltandosi indietro, bella vista sul
cono del Monte Orfano che si specchia
sul lago di Mergozzo.
Verso la punta Castagnola si trova l'isola
di S.Giovanni, proprieta' privata, che
si presenta ancora piu' verdeggiante
dell'isola Madre. Non ci sono approdi
comodi se non a sud-est con una piccola
spiaggia con molo sotto l'unica villa.
Nel resto della costa la vegetazione
e' talmente folta da gettarsi letteralmente
in acqua.
La punta della Castagnola e' molto verde
con ville e giardini. Ha acquisito un
grande valore paesistico da quando,
nella meta' dell'800, e' stata trasformata
con l'inserimanto di architetture di
vari stili integrate nella natura, fra
cui villa Taranto con giardini ricchi
di essenze esotiche.
Intra e' il principale scalo commerciale
del lago, centro con viavai di traghetti
ed imbarcazioni private e vi sfociano
due grossi affluenti. La costa e' seguita
dalla strada che rende il percorso canoistico
molto disturbato, oltre che rovinare
anche esteticamente la riva con muri
in cemento realizzati a supporto della
stessa. Alternata a qualche spiaggia
e qualche villa, la strada continua
ad essere molto fastidiosa. Fa da contraltare
l'opposta riva molto verde con la cornice
di alte montagne completamente ricoperte
di vegetazione.
Primo punto interessante la cascata
a Barbe' proprio sotto la trattoria
omonima. Si passa sotto la strada per
vedere la cascata.
I castelli di
Cannero
Cannero, proprio sul delta del torrente
omonimo ha una lunga spiaggia sabbiosa
attrezzata, mentre Cannero vecchia, piu'
interessante, presenta numerose ville
ed eleganti ristrutturazioni. Le ville
continuano sulla costa, verso i castelli
di Cannero, con bei giardini. I castelli
sono edificati su due grossi scogli. Su
uno il castello principale, sull'altro
una torre di difesa purtroppo in cattive
condizioni, molto diroccati. Un terzo
scoglio piu' piccolo offre oltre alla
vista della due fortificazioni e del lago,
un comodo posto dove prendere il sole
e riposarsi sdraiati su rocce lisce ed
inclinate. Prima delle attuali fortificazioni,
sugli isolotti sorgevano i castelli di
Malpaga distrutti nel 1414 dai Visconti.
Fu poi costruito da Ludovico Borromeo
il castello Vitaliana di cui restano le
rovine.
Il castello visto
dallo scoglio di fronte
Fino a Cannobio e' interessante solo la
punta dove il lago svolta, molto rocciosa
e verde con alberi sull'acqua, mentre
la strada continua a farsi sentire. Da
Cannobio, con un bel lungolago pedonale
lastricato in pietra, e' possibile recarsi
per strada carrozzabile all'orrido di
S.Anna la cui prima parte e' raggiungibile
in canoa dalla piccola spiaggia ai piedi
della chiesa. Dopo il torrente Cannobino
ci sono alcuni campeggi oltre i quali
la strada torna lungo il lago.
Brissago, in territorio svizzero, grosso
centro turistico e sede di manifatture
di tabacco, ha conservato un centro
storico lungolago con belle ville. Da
qui sono in vista le isole omonime.
Le isole di Brissago sono rocciose con
qualche spiaggia. L'isola grande, di
S.Pancrazio, e' un giardino botanico
molto ben tenuto con ruderi di una antica
chiesetta romanica, l'isolina e' coperta
anch'essa di verde ma meno curato.
Da Porto Ronco si osserva una serie
di ville con giardini sul lago fino
ad Ascona con un brl lungolago alberato
con alcune belle ville moderne. Dopo
il paese, sul delta del fiume Maggia,
una serie di lidi organizzati ed il
porto di Ascona, poi cominciano i canneti.
Dopo il fiume altri canneti, un campeggio
ed il lido di Locarno poco prima del
lungolago dove e' in costruzione un
nuovo porto. Il lungolago pedonale e
ciclabile, alternato a giardini privati
e pubblici, collega la citta' con un
grosso porto ed una struttura sportiva.
La vista dalla
foce del Ticino nel Piano di Magadino
Una serie di campeggi sono situati all'inizio
del Piano di Magadino, delta del Ticino.
Sfocia il torrente Verzasca ed iniziano
i canneti. Bel panorama verso il resto
del lago, verso l'Italia, mentre a nord-est,
sulle cime delle montagne c'e' uno svolazzare
di alianti ed aerei da turismo che partono
da un aereoporto situato appena all'interno
del Piano. Dalle montagne appena dietro
si sollevano invece i parapendii.
L'acqua e' molto bassa tanto da rasentare
il fondo della canoa. I canneti, con
boschi che giungono in alcune parti
fino all'acqua, sono le Bolle di Magadino,
zona di protezione integrale in cui
e' vietato l'accesso.
A Magadino c'e' un canale a ridosso
della strada che funge da porto e ricovero
imbarcazioni. A Zenna si ripassa la
frontiera per tornare in Italia.
Sotto al lago Delio c'e' lo scarico
delle condotte per la produzione di
energia elettrica, indicato con una
serie di boe che tengono le imbarcazioni
a distanza. La costa, seguita dalla
strada, e' rocciosa e molto boscosa
con gli alberi che giungono fino in
riva.
Si giunge al delta del torrente Giona,
che scende dalla Val Veddasca, non risalibile
per i molti sbarramenti a cascata; curioso
l'edificio a ponte sul torrente ben
visibile dal lago.
Maccagno Inferiore si trova appena dopo
il delta fluviale, costruito intorno
al porticciolo, dominato dalla torre
Imperiale medioevale in pietra grigia.
In posizione dominante sul lago il santuario
della Madonnina arroccato su arconi
e realizzato nella stessa pietra grigia.
Sulla punta di Colmegna, da un ben tenuto
giardino, spunta una bella serra in
ferro e vetro. A Luino, paese molto
costruito, sfocia il torrente Margorabbia,
risalibile ma senza alcun interesse.
La casa ideale
del canoista lacustre a Germignaga
Appena passata la punta dopo Germignaga
attira la vista l'imbarcadero di una bella
villa, con volte a botte in mattoni e
sovrastato da un appartamento con frontone
neoclassico, proprio una bella soluzione
abitativa per un canoista!
Porto Valtravaglia e' amticipato da
una lunga spiaggia in ciottoli costellata
di villette svetta il campanile della
chiesa del paese in pietra grigia.
La Rocca di Calde', che prende il nome
da una antica fortezza Viscontea smantellata
dagli elvetici nel 1500, e' una impressionante
parete di roccia ricoperta in parte
dal verde con alcune fornaci abbandonate
in prossimita' della riva. In questo
punto la costa e' piu' tranquilla, la
ferrovia corre in galleria e la strada
all'interno.
Prima di giungere al paese di Calde',
spunta su un cocuzzolo la chiesa di
S.Veronica in posizione dominante. Si
prosegue tra una serie di imbarcazioni
ancorate nella baia con lo sfondo del
lungolago digradante sull'acqua.
Uno sperone di pietra, il Sasso Galletto,
introduce un tratto di costa molto rocciosa,
a strapiombo sul lago, che continua
fino a Laveno. La strada corre dentro
e fuori le gallerie riportando alternativamente
momenti di tranquillita' in cui osservare
con calma le pareti rocciose stando
proprio ai loro piedi.
Laveno, molto riparato nella sua baia
e' importante porto turistico frequentato
per il ferry con trasporto auto verso
Intra sulla costa piemontese. Lasciando
la baia si apre la vista sulla costa
opposta con punta Castagnola, sotto
Intra, le isole Borromee ed il Mottarone
sullo sfondo.
All'altezza della punta a sud del paese,
bella vista indietro su Laveno e l'alto
Sasso del Ferro, di forma conica, con
la funicolare che lo raggiunge.
Dopo Cerro si trova una piccola zona
protetta del WWF per il reinsediamento
del taxodium distichum, il cipresso
di palude, albero con radici ramificate
che rendono curiosamente il fusto a
forma di cono.
Il santuario di
S.Caterina
Da Reno comincia il promontorio su cui
si trova il santuario di S.Caterina del
Sasso,complesso conventuale dominicano
del 1300 composto da chiesa, dormitorio
ed altro edificio costruiti proprio sulla
roccia a picco sul lago. Fu fondato da
un mercante come voto fatto dopo essere
scampato ad un naufragio nel lago in tempesta.
Segue una bella costa alta e rocciosa,
tappezzata di verde, fino ad Arolo sovrastato
da una roccia a strapiombo. La costa
torna bassa e nell'ansa seguente si
nota la villa Madonnina dalle sembianze
di chiesa con il tetto a guglie decorative
sullo stile delle chiese gotiche.
Ritorna il canneto fra la verdeggiante
costa con alberi fino in acqua. Dopo
punta d'Ispra una serie di vecchie fornaci
usate nell'800 per fornire di calce,
per mezzo di barconi, il porto di Arona,
Porto Valtravaglia e Milano. Di una
di queste fornaci si e' recuperata la
ciminiera trasformandola in torre.
Ispra e' un paese moderno sul lago con
una bella chiesa all'interno, di cui
si intravede la grande scalinata rettilinea.
Piu' avanti emerge all'interno di un
grosso giardino recintato una piccola
cappella in bella posizione.
La rocca di Angera
Girata la punta di Ranco, ed avvicinandosi
ad Angera, il lago si fa piu' frequentato.
Il paese si annuncia con la passeggiata
lungolago sotto le mura merlate della
rocca, costruzione voluta dai Borromeo
in posizione dominante sul lago. La vista
migliore della rocca si ha pero' di fronte
al paese, da sud.
Nel piccolo golfo si trova l'isolino
Partegora, all'interno di un'oasi di
protezione costituita da canneti e boschi,
che costituisce una zona umida importante
per l'ecosistema lacustre, anche se
affiancata verso Angera da una grossa
rimessa per imbarcazioni.
Ricomincia la costa bassa di canneti
con parecchi cantieri, rimesse di barche
e campeggi. Lisanza presenta una bellissima
ed isolata torre in pietra grigia su
una collina alle spalle del paese.
L'ultimo tratto di costa rientra nel
Parco Regionale del Ticino, caratterizzato
da folti canneti sull'acqua e boschi
appena dietro.