Il Canal Lateral a la Garonne
Luglio-Agosto 2004
INTRODUZIONE
Dopo un anno intero che penso e ripenso
al viaggio interrotto l'anno scorso a
Toulouse, giunti alla fine del Canal du
Midi, finalmente a fine luglio riesco
a tornare in Francia per concludere l'itinerario
prefissato.
Quest'anno mi trovo da solo a percorrere:
190 km. di Canal Lateral a la Garonne
con le sue 53 chiuse tutte trasbordate.
32 km. su 78 di Garonne.
46 Km. su 85 di Gironde.
Per un totale di 268 km. in 7 giorni.
I tratti sul fiume (Garonne e Gironda)
li ho interrotti per motivi che approfondiro'
piu' avanti, ma che si riassumono nella
difficoltà di far coincidere i poco frequenti
punti di sbarco con gli orari delle maree
e con i temporali improvvisi con forte
vento contrario, oltre alla scarsissima
attrattiva delle rive del fiume in prossimita'
di Bordeaux.
IL CANAL LATERAL A LA GARONNE
Il Canal du Midi, dopo 240 km. di viaggio
nelle campagne francesi, entra a Toulouse
per continuare il suo percorso verso l'Oceano
con il nome di Canal Lateral a la Garonne.
E' alimentato dalle acque della Garonne
a Toulouse attraverso il Canal de Brienne.
L'ideazione del canale si deve a Paul
Riquet, gia' realizzatore del Canal du
Midi, ma l'opera venne intrapresa dal
Vauban, famoso per aver realizzato numerose
opere di fortificazione in Francia sotto
Luigi XIV.
I lavori iniziarono nel 1838
e terminarono nel 1856, con la chiusa
di Castets en Dorthe, ben 176 anni dopo
la realizzazione del Canal du Midi.
A questo punto la via di trasporto commerciale
dal Mediterraneo all'Oceano Atlantico
viene completata. Pochi anni dopo pero',
nel 1860, la costruzione della linea ferroviaria
e la maggiore velocita' nel trasporto
delle merci la fece diventare gia' obsoleta.
Oggi, il percorso viene intrapreso da
coloro che hanno necessita' di portare
velocemente imbarcazioni dall'Oceano al
Mediterraneo, e viceversa, e dalle numerose
imbarcazioni turistiche in affitto.
L'ATTREZZATURA
Il viaggio e' stato affrontato con un
kayak Klepper Aerius 2000 lungo 3,80 metri.
I Klepper sono kayak smontabili (internazionalmente
chiamati foldables) composti da un telaio
in legno realizzato con longheroni e centine
assemblabili tramite giunzioni in alluminio
ed una pelle in cotone e tessuto gommato
(hypalon).
Ho utilizzato una pagaia in
alluminio, robusta, piu' una di scorta
in legno che e' rimasta tutto il tempo
in coperta.
Nonostante la scarsa lunghezza
del kayak, il bagaglio e' stato stipato
tutto sotto coperta in tre sacche stagne,
una a prua, una a poppa, una tenuta fra
le gambe e contenente il necessario per
i piccoli spostamenti a piedi.
Un carrello
in alluminio per kayak, disposto in coperta
a poppa, e' stato indispensabile nei numerosi
trasbordi delle chiuse.
Non dimentichiamo
il giubbotto di salvataggio, disposto
in coperta sopra al carrello.
LOGISTICA DI VIAGGIO
L'intento iniziale del viaggio
era quello raggiungere Toulouse in treno
da Milano ma, dopo una puntatina su internet
per conoscere tragitto e durata del percorso,
ho deciso di evitare le 14 ore con trasbordo,
anche perche' memore del tragitto allucinante
dell'anno scorso con bagaglio degno di
un'intera famiglia di almeno quattro persone.
Il fatto di dovermi trascinare dietro
un carrello con la sacca dei longheroni
del kayak piu' tre sacche stagne, oltre
al grande zaino con la "pelle" del kayak
piu' altri annessi e connessi mi ha fatto
decidere per l'utilizzo dell'auto…che
mi e' stata molto utile nel viaggio di
ritorno attraversando alcune interessanti
zone vinicole francesi.
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