home

home

itinerari

fotogalleria

links

libri


email

E' vietata la riproduzione anche parziale senza un permesso scritto da parte di Inflayak.

Tutti i diritti riservati
Inflayak
1998-2014
2

 

 

8 - da Castets en Dorthe a Portet
Esempi di stile neoclassico fronte porto ad Evdilos

1 Agosto - 33 km. - 1 chiusa.

Mi alzo di buon mattino per andare ai servizi che trovo però ancora chiusi, è troppo presto mi dicono gli addetti al porto canale, così devo arrangiarmi nel parco. In paese poi trovo finalmente panettiere e droghiere aperti e compero per colazione, e mancata cena di ieri, pane alle noci, un ottimo salame che mi farò durare qualche giorno e pomodori.

Mi sistemo su alcune gradinate in vista della Garonne, proprio sotto al castello che dà origine al nome del paese, per fare colazione mentre osservo che la corrente sta ancora lentamente risalendo il fiume. Si deve attendere che l'alta marea giunga al culmine per permettere alla corrente di riprendere il suo corso naturale, verso il mare, in modo di poter scendere; infatti ci sono già parecchie imbarcazioni in attesa in fila all'ultima chiusa.

La spiaggia di Marseillan Plage
Il castello di Castets en Dorthe

L'eclusier mi informa sugli orari delle maree e scopro di poter partire fra un paio di ore. Inoltre mi dice che non ci sono particolari problemi a raggiungere Bordeaux in kayak.
La marea cambia due volte al giorno con un ciclo di dodici ore, sei di alta più sei di bassa. Qui, che sono molto distante dal mare, la marea impiega sempre dodici ore ma la durata della bassa è più lunga, siamo circa a cinque ore contro sette.

Smonto la tenda e trasporto il kayak allo scivolo in pietra che ho visto lungo il fiume appena passata la chiusa; quello che non avevo visto bene è che tale scivolo è realizzato con pietroni arrotondati su cui il carrello ballonzola allegramente mentre tento ti trascinarlo con fatica oltre ogni pietrone fino a giungere finalmente a lambire le acque del fiume di un bel color "marrone Gange".

Mentre mi preparo a scendere in acqua vedo aprirsi la chiusa sul fiume ed uscirne le prime imbarcazioni che affrontano la navigazione con ancora una leggera corrente contraria.
Appena pronto mi calo in acqua rendendomi conto di poter agevolmente contrastare la debole corrente contraria ed incamminarmi guadagnando qualche minuto sull'orario della bassa marea.

La spiaggia di Marseillan Plage
Imbarco nella Garonne a Castets en Dorthe

A Castets si sono comunque dimostrati tutti molto gentili, dall'eclusier al droghiere ed a molti vecchietti, fermi in camper, che si sono interessati al kayak e mi hanno elargito consigli. Mai che l'interessamento venga però da belle ragazzine francesi…sarà forse per il fatto che non riesco a fare molte docce, per la barba incolta e la maglietta che mi si è, non so come, quasi appiccicata addosso?

Con l'andare del tempo la corrente aumenta dandomi circa 2-3 km/h di velocità in più che sul canale, dove navigavo a 5-6 km/h.
Navigare nel fiume dopo giorni di canale cambia un po' il modo di pagaiare, si deve stare più attenti ai mulinelli che spostano la prua del kayak a destra e sinistra, ai tronchi sulla rotta, ma soprattutto devo stare attento a fare entrare meno acqua possibile nel pozzetto. Per cui, nonostante il gran caldo decido di chiudere metà pozzetto con il paraspruzzi anche se ciò comporta una certa sauna per le gambe; però permette all'acqua raccolta dalle pagaie di sgocciolare sul paraspruzzi ed uscire dal kayak.

La spiaggia di Marseillan Plage
Architettura moderna sul fiume a Langon

L'acqua è l'elemento che cambia; da quella del canale di colore verde e di odore "canale di Venezia", si passa ad un'acqua fangosa tipo fiume indiano con velature di olio motore e ogni tanto odore di marcio.
Non che si senta sempre questo odore ma è l'unico che ogni tanto viene alle narici ed è prodotto dalle rive fangose che si mettono in mostra man mano che la marea scende, ma solo nelle anse con poca corrente.

Non ho mai pagaiato con la marea e ciò che colpisce è la trasformazione che subiscono le sponde del fiume, sembra di passare velocemente da una stagione di piena ad una di secca.
Le rive sono varie, sabbiose, fangose, rocciose, con prati, tutte con una leggera velatura fangosa; quando invece è alta marea, il fiume assume le sembianze di un corso d'acqua in piena, con le rive alla loro giusta quota.

La spiaggia di Marseillan Plage
La Garonne

Una caratteristica del fiume sono le rive costellate di reti da pesca sospese a trabattelli collegati con ponticelli a casette in legno, se ne vedono concentrazioni soprattutto in corrispondenza dei paesi.
I moli meritano una analisi. All'inizio non riuscivo a capire come facessero, con la marea, le barche a non restare appese al molo con l'acqua bassa, poi ho scoperto le banchine semovibili, che seguono la marea, imperniate su due o più grossi pali a sezione circolare in ferro che fanno da perni. Le banchine galleggiano sull'acqua e si muovono perpendicolarmente sui pali.
Collegate alle banchine ci sono dei pontili incernierati che permettono il movimento fra la banchina e la terraferma. Alcuni porti però non sono dotati di queste banchine, ma solo di scomodo moli fissi in pietra e scivoli di alaggio, completamente inutilizzabili in bassa marea in quanto ricoperti di scivolosissimo fango.

Dato il tempo limitato per discendere il fiume prima che cambi la marea e l'impossibilità di capire sulla cartina quali siano i moli su cui poter approdare (oltre ad alcuni informatori che mi davano qualche pontile fuori uso dall'inondazione dell'anno scorso), decido di fermarmi per tempo al pontile di Portet, situato a poche decine di metri dal paese, ben sistemato con alcuni tavoli da pic-nic, un bel prato dove piantare la tenda e un piccolo servizio igienico.

La spiaggia di Marseillan Plage
Il pontile a Portet con bassa marea

Dopo avere saldamente ormeggiato il kayak al pontile insieme ad altre imbarcazioni, mi ripulisco alla meglio e perlustro il paese dove, manco a dirlo non trovo né un ristorante, né un droghiere; meno male che posso fare almeno il pieno di acqua potabile dai rubinetti del molo.

Al cambio di marea faccio la conoscenza del Mascaret, le onde create dalla risalita della marea sulla corrente del fiume, con un effetto inferiore però a quello che ho visto su alcune foto in Internet.
La marea sale verso il fiume con una potenza tale da creare una serie di tre onde lunghe (si notano arrivare guardando le rive) alte circa un metro che alzano i pontili e girano nelle anse aumentando velocità e gettandosi sulle rive opposte.
Comunque, se la marea ha impiegato 7-8 ore a scendere, ora in poco più di tre ore risale con potenza e corrente moltiplicata per riportare il fiume al livello naturale.

Mentre osservavo questo spettacolo è cominciato a piovere. La pioggia è stata preceduta da un nuvolone nero immenso, da una sorta di uragano di vento che increspava il fiume come fosse mare in tempesta e da lampi e tuoni tremendi. Poi, come è venuto se ne è andato lasciando la tipica pioggerella tamburellante sulla tenda preventivamente montata.

Sul pontile sono rimasto alla pioggia ed al vento (avevo bisogno di una rinfrescata dopo giorni di afa) in compagnia di un tipo, sordomuto, con cui ho intrattenuto una interessante conversazione sulle caratteristiche dei temporali del luogo, mimati con suoni gutturali e grandi scoppi con la bocca, oltre che sul Mascaret, ammonendomi di non restare in acqua quando questo arriva.

La spiaggia di Marseillan Plage
Campo al porto di Portet

Consumo la cena in tenda, con la scorta di cibo acquistata in mattinata, al lume della luce soffusa del tramonto delle 21,30.


 

 

 

CANAL LATERAL A LA GARONNE
__________

Il canale
Toulouse
Montech
Moissac
Chiusa Saint Christophe
Chiusa Auvignon
Le Mas d'Agenais
Castets en Dorthe
Portet
Pausa
La Gironde
Conclusione


| home | itinerari| links |