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1 - da Evdilos a Fanari

Il giro inizia dal paese di Evdilos andando verso est.
Evdilos e' disposto ad anfiteatro sulla baia del porto, con il lungomare di accesso al molo che viene in parte occupato alla sera dai tavolini dei ristoranti.

Il paese di Evdilos
Il paese di Evdilos

Le poche belle costruzioni in stile neoclassico (>>foto) sono purtroppo state affiancate da brutti esempi di architettura piu' recente, dozzinale e senza uno stile.
Una piazzetta(>>foto) si trova al centro del paese e costituisce il salotto serale, punto di ritrovo intorno all'onnipresente periptero, l'edicola che vende di tutto.
Una strada lastricata collega il porto con la parte alta del paese e costituisce una bella promenade da cui si aprono scorci (>>foto) interessanti sul mare.
Il porto ha una piccola spiaggetta di sabbia utilizzata soprattutto dagli abitanti del paese, mentre il porto vero e proprio e' costituito da un lungo molo per l'attracco delle imbarcazioni di grandi dimensioni e che funge da frangiflutti per riparare dalle onde, formate dal vento che giunge da nord.

Esempi di stile neoclassico fronte porto ad Evdilos
Esempi di stile neoclassico fronte porto ad Evdilos

Le imbarcazioni turistiche ed i piccoli pescherecci (>>foto) locali si trovano al riparo fra il molo e la piccola spiaggetta.
Il parcheggio per le automobili e' stato ricavato verso la parte est del porto, su una grossa area conquistata al mare con frangiflutti di cemento e rocce, e vi si accede passando proprio dal lungomare.
Appena dopo il parcheggio si trova l'altra spiaggia del paese, di sabbia grossa con fondo di ciottoli e con acqua molto trasparente con calma di mare.

Passata una punta si trova un'altra spiaggia di sabbia con un lastrone di roccia sul bagnasciuga.
La valletta alle spalle della spiaggia ha un canneto, alcune coltivazioni ed una grossa chiesa con tetto in coppi.
Nel lato est c'e' un porticciolo con un basso molo ed alcune imbarcazioni tirate a secco.

Segue la baia di Kerames con spiaggia di sabbia e ciottoli ed il canneto subito alle spalle che indica la presenza di abbondante acqua, utile per le coltivazioni al riparo delle canne.
La strada segue la costa fra vallette e promontori e si fa sentire quando passano i rumorosi motorini dei turisti che scorazzano avanti e indietro.

Voudokokalos e' una spiaggia piu' larga, con le stesse caratteristiche di canneto e alberature basse. Come le altre e' priva di ombra e si nota sulle pendici dei monti appena a ridosso una brutta e rumorosa cava che provoca grosse nuvole di polvere.

la spiaggia di Voudokokalos
La spiaggia di Voudokokalos

La spiaggia vicina allo scoglio Loumakia e' simile alle altre ma piu' assolata e brulla all'interno.

Spiaggia dopo lo scoglio loumakia
La spiaggia dopo lo scoglio Loumakia

Prima di giungere al paese di Karavostamo ci sono altre spiaggette isolate situate sotto una rupe di roccia mista a terra, che sembra in precarie condizioni statiche, e si raggiungono dal paese passando sugli scogli.
Karavostamo, uno dei villaggi piu' grandi dell'isola ha un molo frangiflutti che divide in due le spiaggette in ciottoli.

Il paese di karavostamo
Il paese di Karavostamo

L'abitato si sviluppa nella valletta interna boscosa da dove emerge la grossa e colorata chiesa.
Sul porto ci sono un piccolo negozio e due taverne, una appena all'interno in una piccola piazzetta alberata e l'altra sul mare.
La montagna che scende gradatamente verso il mare con la strada a mezza costa, e' molto verdeggiante fino a giungere sulle pendici brulle e rocciose del massiccio del Pramnos che raggiunge i 1.000 metri.
Si sente il continuo frinire delle cicale interrotto da momentanee chiacchiere dei pescatori locali, in mare per la pesca, ed il rumore della cava verso l'interno.

Dopo Karavostamo la strada si allontana dalla costa che si fa rocciosa e poco raggiungibile da terra ma con una serie di spiagge isolate in ciottoli.
In una prima spiaggia, dove scende il fiume Aris ci sono alcuni resti di case in pietra, un canneto e la valletta che si estende all'interno molto verde fino alla montagna brulla. E' priva di ombra e si puo' raggiungere dalla strada.

Spiaggia creata dal torrente Aris
Spiaggia creata dal torrente Aris

Un'altra spiaggetta, in una piccola baia, e' raggiungibile da Mileopo con uno sterrato. La baia e' nascosta da un grosso sperone di roccia che la fa apparire all'ultimo momento, ha anch'essa una profonda valletta molto verde all'interno.

Spiaggia vicina al paese di Mileopo
Spiaggia vicina al paese di Mileopo

Segue una spiaggetta di ghiaia con valletta sinuosa all'interno, chiusa fra due rocce, che si raggiunge forse da Plumari con strada sterrata.

Probabilmente la spiaggia di ag.Stefanos
Probabilmente la spiaggia di ag.Stefanos

In un'altra spiaggia in ghiaia, con probabile accesso a piedi da Monocampi, si notano resti di case in pietra ed un ponte appena visibile, anch'esso in pietra, che si confonde con le rocce del torrente che attraversa.

Probabilmente la spiaggia di Avlakas
Probabilmente la spiaggia di Avlakas

Il ponte (>>foto) ha una targa in marmo che riporta la data del 1933 come probabile anno di costruzione come passaggio pedonale sulla piccola gola rocciosa creata dal torrente di cui ci sono ancora pozze stagnanti ed un filo d'acqua che scende.
La valle, molto stretta e verde, prosegue verso l'interno con forte pendenza e presenza di numerosi massi trasportati dalla forza dell'acqua.

Segue una piccola insenatura creata da un torrente invernale su un letto roccioso con valletta interna rocciosa e verde.
Si intravede sulle pendici della costa il paese di Livada, costituito da alcune case sparse costruite sul pendio.
La spiaggia compare all'improvviso dopo uno scoglio che sembra un frangiflutti naturale, e' in ciottoli con alcune costruzioni abbandonate.
Peccato per la viscidezza dei grossi ciottoli che costituiscono il fondale, perche' l'acqua (>>foto) invece si presenta molto trasparente e invitante... specialmente dopo qualche ora di pagaiata.

La spiaggia di Livada
La spiaggia di Livada

Guardando verso la montagna si scorgono in prospettiva una serie di pietre poste a coronamento di alcune creste, di cui una ad occhio nudo si puo' scambiare per una torre, tanto si staglia in verticale. Piu' oltre, si vede la cima Fanari, la piu' alta dell'isola con i suoi 1042 m., con le grosse antenne di trasmissione.
Sulla parte nord della spiaggia ci sono ricoveri per barche e qualcuna tirata in secco, mentre di fronte ci sono parecchi scogli piu' o meno visibili.
Poco piu' avanti c'e' una piccola grotta accessibile dal mare ma ostruita da alcuni massi.
Su un basso promontorio roccioso e' stata costruita una bella casa in posizione invidiabile ma anche esposta al forte vento da nord. Prima di giungervi ci sono altre due spiagge di ghiaia con fondale di sassi scivolosi presumibilmente senza strada di accesso.

Spiaggia isolata
Spiaggia isolata

Dopo Neia si trova un'altra baia con spiaggetta di ghiaia ed una grotta verso nord ostruita da sassi e tronchi. Anche in questo caso ci sono alcuni ricoveri per barche e recinzioni in filo spinato che giungono fino in spiaggia, forse per le greggi di capre.
C'e' un piccolo porticciolo, collegato da una strada al paese soprastante, con una spiaggetta in insenatura naturale riparata dalle rocce, molto brutta, ricoperta di alghe e numerosi ricoveri per barche ai lati.

spiaggia con ricoveri per barche
Spiaggia con ricoveri per barche

Prima di girare capo Ag. Fokas c'e' una bella spiaggia in ciottoli con la stretta valle interna ed un torrente stagnante.

Spiaggia caratteristica di questo tratto di costa
Spiaggia caratteristica di questo tratto di costa

Girato il capo di Ag. Fokas si ha di fronte la bruttura della spianata dell'aereoporto con la montagnosa Samos sullo sfondo e due belle spiaggette bianche su fondale di sassi misti bianchi e scuri.

Spiagge dopo capo Fokas
Spiagge dopo capo Fokas

Prima di giungere ad Ag. Kiriaki ci sono parecchie spiaggette in ciottoli, alcune incastonate nelle rocce della costa molto franosa e rocciosa, e parecchi sono gli scogli affioranti a cui fare attenzione.

Spiaggia isolata
Spiaggia isolata

Spiaggia raggiungibile da terra
Spiaggia raggiungibile da terra

La baia della chiesa ha una spiaggetta e alcune casette, il vento si fa sentire soffiando forte giu' dalla valle portando il rumore di una serie di cave sullo sfondo, poi cominciano i frangiflutti dell'aereoporto in blocchi di cemento che riparano la spianata delle pista che si protende in mare. Proprio a fianco della pista si trova un porto riparato da grossi frangiflutti in pietra.

Girata la punta della pista la costa si fa molto rocciosa, bianca ed alta sul mare.
Una bella spiaggetta molto riparata in ghiaietto con il fondale molto chiaro si trova alla fine dello stretto piccolo golfo di Ieron. La spiaggia e' il posto ideale per gettare l'ancora in caso di maltempo.

La spiaggia di Ieron
La spiaggia di Ieron

Interessante da vedere e' la costa rocciosa erosa dal mare nel punto in cui si frangono le onde. L'azione del mare ha consumato la roccia creando una sorta di mensola che tiene su il resto della montagna soprastante.

Rocce erose a Ieron
Rocce erose a Ieron

Continua la costa rocciosa del capo fino a girare la punta nord-est dell'isola e scoprirne uno dei punti piu' belli.
La spiaggia sabbiosa di Drakanon, incastonata fra punte di roccia, si scorge infatti all'ultimo momento ed e' raggiungibile a piedi solo dopo mezz'ora di camminata su un sentiero stretto ma con vista magnifica sulla costa.

La spiaggia di Drakanon
La spiaggia di Drakanon

Le due isolette rocciose di Chaloi, appena al largo, si pongono sulla visuale dell'isola di Samos, proprio di fronte, che sembra tanto vicina da poterla raggiungere in pochi minuti di pagaiata (poi esaminando meglio la cartina mi sono compiaciuto di avere desisitito dall'impresa).
All'interno si trovano Pirgos, la torre (>>foto) in pietra di Drakano, che era una delle piu' antiche citta' dell'isola e di cui si possono notare ancora alcuni resti, ed una piccola chiesetta (>>foto) in posizione splendida con vista (>>foto) sulla spiaggia.

Girata la punta inizia la spiaggia di Atsipades, piuttosto brutta, di ghiaia e grossi sassi.

Pirgos vista dalla spiaggia di Atsipades
Pirgos vista dalla spiaggia di Atsipades

Su uno spiazzo di poco alto sul mare alcuni campeggiatori hanno fatto campo in un punto comodo per raggiungere la pescosa Fourni in gommone.
La spiaggia continua dopo un'altra punta per giungere al paese di Fanari, poche case sul mare nascoste fra gli ombrosi tamerici, un piccolo molo con barche di pescatori e alcune taverne ne fanno un posto ideale per concludere la prima tappa.

Il paese di Fanari
Il paese di Fanari

Essendo autosufficiente per la cena, mi sistemo su un tratto di spiaggia poco profondo e lontano dal paese sperando nella tranquillita' di un angolo appartato.
Mi sbagliavo.
Nella notte vengo svegliato da un rumore di motore lontano e da due potenti fari che mi illuminano ad intermittenza irregolare.
Mi metto a sedere sul materassino e mi preparo mentalmente a dover spostare il campo se il misterioso mezzo meccanico si avvicinasse troppo e con fare minaccioso.
Sono pronto a spostare tutto quando il mezzo, un enorme pick-up, mi passa di fianco sbandando paurosamente nella sabbia e si allontana nella direzione di una casetta sul mare.
Passato lo spavento ritorno a dormire non pensando certamente che la stessa scena si debba ripetere in senso inverso, come poi e' successo.
Memore di quanto accaduto prima, mi sono svegliato e sono solo stato attento che le sbandate del pick-up non interessassero la canoa che avevo tirato in secco sulla spiaggia.
Credo in fondo che sarebbe stato meglio dormire sotto i tamerici vicino alle rumorose taverne del paese.

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IKARIA
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