Canale Scavizzolo- Fiume Ticino
(Lombardia) - 1997
Quando il freddo autunno regala una giornata di sole che scalda appena la pelle non si resiste ad una bella pagaiata. Lo Scavizzolo è uno dei tanti corsi d'acqua che scorrono lungo il percorso del Ticino. Ci siamo imbarcati all'altezza di una chiusa nelle campagne milanesi per raggiungere il grande fiume dopo una serie di passaggi sotto tronchi divelti, raccordi in canali di irrigazione scavati a fianco delle strade poderali ed una serie infinita di incontri di nutrie, il noto roditore che infesta da anni la zona. Il freddo acuto del mattino ci costringe ad intabarrarci in vestiario tecnico e non. La muta di neoprene a saloppette è d'obbligo, indossata sopra una maglia tecnica e braghe di lana, calzari in neoprene completano la chiusura inferiore (numerosi sono i trasbordi con necessità di mettere i piedi in acqua, mentre i guanti gommati non sono altro che volgari attrezzi da giardiniere indossati sopra a quelli di lana. Chiudono la vestizione una fascia di lana per le orecchie, la giacca stagna ed il giubbotto salvagente ancorato saldamente sulla canoa, siamo in acque basse e con scarsa corrente.
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