Fiume Adige (Veneto) - 2012
La seconda volta che scendo l'Adige. Dopo essere sceso qualche anno fa con la Gumotex Safari singola autosvuotante da 3 metri, ora con Massimo siamo scesi con la vecchia Tramper, come due ragazzini un pò cresciutelli dentro una barchetta leggermente sottodimensionata per la loro stazza. Anche il bagaglio forse è più degno di una traversata in sussistenza, ma contiene solo la sacca di trasporto ed i vestiti di ricambio. Giornata splendida, temperatura fredda al mattino ma da restare in maglietta a pranzo.
L'Adige scorre argenteo fra verdi sponde coltivate, guardato a vista dai forti (bellissimo quello con mura circolari di Wohlgemuth). Questi furono costruiti dagli austriaci alla metà di due secoli fa quando pensavano di riuscire a tenere i territori del nord-est italico ... poi sappiamo come la storia abbia saputo essere una volta ancora molto giocherellona con i territori confinanti fra paesi molto differenti, preferendo lasciare tali territori ad una sorta di elite politica di bassissima lega proveniente dalla Città Eterna.
Comunque noi abbiamo pensato solo al fiume e ci siamo divertiti, soprattutto a non perderci i frequenti stop gastronomici sempre strapieni di canoisti che sembrava fossero dispersi da giorni tanta era la velocità con cui riuscivano a sparire i panini preparati sui banconi. Mai ingurgitato un goccio d'acqua, più che altro espulsa durante le fermate, ma siamo sopravvissuti solo a bicchieri di vino rosso che oltre a fare buon sangue annebbia anche piacevolmente la vista.
Dato che siamo stati due giorni in zona abbiamo anche scoperto qualche Stube pseudoaustriaca ben integrata nelle segrete di qualche forte (leggi Nugent) dove però il cibo non era assolutamente all'altezza degli ambienti (la birra invece sì!).
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